parla con l'esperto

28 Novembre 2022

Tetto al prezzo del gas: cosa sta succedendo in Europa

Si torna a parlare di tetto al prezzo del gas e questa volta lo si fa con una proposta concreta da parte della Commissione Europea. La proposta presentata agli Stati membri è pari a 275 €/MWh: quando scatta il meccanismo?

Tetto al prezzo del gas: la proposta

La Commissione Europea, messa sotto pressione da un numero crescente di Stati membri, mette sul tavolo l’attesa proposta di introdurre un tetto al prezzo del gas. La proposta fissa però il tetto molto in alto, tentando così di trovare un difficile equilibrio tra le posizioni delle capitali europee. L’esecutivo Ue propone di introdurre un meccanismo di correzione di mercato del gas naturale, con un tetto di 275 euro per il prezzo al megawattora sui derivati sul Ttf con consegna a un mese. 

La scelta ha provocato più di un dissenso fra i Paesi membri e probabilmente porterà a un fallimento della misura. Le condizioni in cui verrebbe applicata risultano infatti quasi impossibili, a partire dal valore del prezzo della materia prima: in questi giorni il gas è valutato a meno della metà del tetto fissato. E perfino ad agosto scorso, nel momento di maggior tensione, la misura sarebbe stata applicata con estrema difficoltà.

Tetto al prezzo del gas: quando scatta

Il tetto a 275 euro difficilmente sarà gradito ai Paesi sostenitori del tetto, di fronte a un prezzo di mercato che attualmente è ben al di sotto. Oggi il prezzo del gas viaggia infatti intorno ai 116 euro, dunque meno della metà. La misura scatterà quindi 

  • Se i valori del mercato Ttf supereranno quel livello per almeno due settimane 
  • Se il divario tra i listini del Ttf e quelli globali del gas naturale liquefatto sarà maggiore di 58 euro per almeno 10 giorni. 

Il meccanismo proposto dalla Commissione prevede infatti che quando le due condizioni sono soddisfatte, l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer) pubblicherà immediatamente un avviso di correzione del mercato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e informerà la Commissione, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e la Bce. Il giorno successivo entrerà in vigore il meccanismo di correzione del prezzo e non saranno accettati ordini di derivati Ttf relativi al mese precedente eccedenti il tetto del prezzo di sicurezza. 

La soluzione che riduce il prezzo delle bollette

Nell’attesa che i provvedimenti sul tetto del gas entrino in vigore e abbiano un effetto positivo anche per le tasche dei consumatori, c’è un modo per ridurre subito il costo nell’energia. Tagliare le bollette significa assicurarsi che l’offerta di luce e gas attiva presso la propria utenza sia realmente la più economica tra quelle presenti nel Mercato Libero dell’energia. Le tariffe luce e gas di tipo indicizzato consentono infatti l’accesso al prezzo dell’energia all’ingrosso. Il riferimento utilizzato è al PUN per la luce e al PSV per il gas naturale. Va da sé che il calo degli indici si traduce in questo caso in un costo più basso dell’energia. E, ancora, nella conseguente riduzione della spesa relativa alle proprie bollette luce e gas.

Con il nuovo trend dell’energia all’ingrosso è bene dunque fare attenzione alle tariffe presenti sul mercato per scegliere quella che ti fa realmente risparmiare nel momento in cui i prezzi all’ingrosso calano. Attivare una nuova offerta è semplice e non comporta lo stop della fornitura. Solo grazie alla comparazione delle tariffe luce e gas puoi individuare quella più economica e che si adatta meglio alle tue abitudini di consumo. Il consiglio è quello di rivolgerti al servizio di consulenza gratuito di ameconviene.it e lasciarti guidare nel cambio della tua tariffa o nell’attivazione di una nuova offerta in grado di farti risparmiare.  

Offerte Luce e Gas