La cessione del quinto, come abbiamo già detto, è una tipologia di finanziamento destinata a lavoratori e pensionati. Nel caso in cui il richiedente sia un pensionato, il prestito sarà denominato come cessione del quinto per pensionati. Cosa accade nel caso in cui si parli di cessione del quinto sulla pensione di reversibilità?
Cos’è la pensione di reversibilità
La pensione di reversibilità è un contributo pensionistico che si eroga in favore degli eredi di un pensionato INPS che è deceduto.
A beneficiarne sono il coniuge superstite o i figli o i parenti che erano a carico del defunto. La pensione di reversibilità non è pari all’interno importo dell’assegno che percepiva il defunto, ma a una sua percentuale che varia in base a diversi elementi, tra cui:
- grado di parentela;
- reddito degli eredi;
- nucleo familiare.
Nello specifico, l’importo totale è il 100% nel caso in cui il nucleo superstite sia composto dal coniuge e due o più figli. E ancora, è dell’80% nel caso in cui ci sia il coniuge e un solo figlio a carico e invece del 60% se c’è solo il coniuge.
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Come funziona la cessione del quinto sulla pensione di reversibilità
La cessione del quinto è un prestito chiamato così a causa delle modalità di rimborso. Questo si effettua con una trattenuta diretta dello stipendio e dunque effettuato dal datore di lavoro.
Considerando che l’importo erogabile si calcola sulla base del reddito mensile, si può utilizzare la sola pensione di reversibilità o sommare anche gli altri redditi.
In aggiunta, se la pensione è cointestata a persone diverse, si può comunque richiedere la cessione del quinto della propria parte.
La cessione del quinto su pensione di reversibilità viene assegnata ai richiedenti di età inferiore agli 85 anni e per riceverla è necessario acquistare una polizza assicurativa a vita. L’importo massimo stanziabile con la cessione del quinto è relativo al reddito netto mensile, quindi maggiore è l’importo, maggiore è l’importo pagato.
