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28 Dicembre 2022

Modifiche ai contratti luce e gas: quali sono quelle ammesse?

Una sentenza del Consiglio di Stato chiarisce la questione delle modifiche ai contratti luce e gas facendo ordine tra quanto stabilito dal Decreto Aiuti Bis del Governo Draghi e dall’Antitrust. Al centro della nuova sentenza le modifiche delle condizioni contrattuali per i contratti scaduti. Si tratta di informazioni e aggiornamenti necessari per difendere i propri diritti e ridurre al minimo l’importo delle bollette di luce e gas.

Modifiche ai contratti luce e gas: il provvedimento

Le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di luce e gas sono state bloccate fino ad aprile 2023 da un provvedimento del Governo Draghi incluso nel Decreto Aiuti Bis. Un provvedimento che ha creato non poche difficoltà tra i fornitori e bloccato e rinviato di diversi mesi alcuni tentativi di rimodulazione tariffaria per attenuare il più possibile l’impatto della crisi energetica sulle famiglie e le imprese. Il Consiglio di Stato, però, ha chiarito la validità della norma limitando la validità del provvedimento ai contratti in essere e non ai contratti scaduti

In sostanza, una tariffa a prezzo bloccato, una volta giunta alla fine del periodo promozionale e di condizioni tariffarie fisse, potrà essere adeguata alle attuali condizioni del mercato con una proposta di rinnovo da parte del fornitore, completamente non vincolante per l’utente.

Modifiche ai contratti luce e gas: cosa cambia

Con il chiarimento sulle modifiche ai contratti luce e gas viene confermato, quindi, il blocco delle modifiche ai contratti luce e gas per tutti i contratti in corso di validità. Di conseguenza, un cliente che ha attivato una tariffa a prezzo bloccato per 2 anni a dicembre 2021 sarà protetto da qualsiasi modifica unilaterale, almeno fino alla fine del prossimo mese di aprile. Nello stesso tempo, però. un cliente che ha attivato una tariffa a prezzo bloccato per 1 anno a dicembre 2021 potrà registrare una modifica del prezzo, a partire da gennaio 2023, a seguito di una nuova proposta contrattuale non vincolante da parte del fornitore.

Cosa cambia, lato utenti, dopo la decisone del Consiglio di Stato? Di fatto, la sentenza rappresenta un’importante conferma per i consumatori in questo periodo di crisi energetica. I fornitori di energia non possono infatti procedere con modifiche unilaterali dei contratti di fornitura in corso fino ad aprile 2023. Significa che chi ha attivato una tariffa a prezzo bloccato con scadenza successiva ad aprile 2023 sarà protetto da qualsiasi intervento di rimodulazione da parte del proprio fornitore.

Come ridurre le bollette e proteggersi dai rincari

In caso di scadenza di una tariffa attivata prima della crisi energetica, in ogni caso, non ci sono vincoli di rinnovo. Non sei cioè obbligato ad accettare le nuove condizioni tariffarie proposte dal fornitore e hai sempre la possibilità di cambiare fornitore di energia e attivare una tariffa più vantaggiosa. Minimizzare i costi di fornitura in base alle attuali condizioni del mercato è l’unico modo per ridurre la tua bolletta. Grazie al Mercato Libero dell’energia, infatti, non ci sono vincoli e si può sempre passare ad una tariffa più conveniente.

Per scegliere l’offerta giusta fra le tante proposte dai diversi fornitori, puoi affidarti al servizio di consulenza ameconviene.it. Potrai confrontare le diverse tariffe luce e gas e avrai a tua disposizione un personale esperto che saprà consigliarti l’offerta luce e gas che si adatta perfettamente alle tue esigenze.

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