parla con l'esperto

6 Giugno 2022

Mutuo cointestato e separazione: cosa succede

Comprare casa per un italiano è la base su cui nasce una famiglia. È per questo motivo che in molti per raggiungere questo traguardo optano per un mutuo prima casa. Tuttavia, i coniugi spesso non versano lo stesso contributo. Durante il processo di risoluzione del prestito, le circostanze possono cambiare e può capitare di tutto, inclusa la separazione. Cosa succede ai mutui cointestati in caso di separazione? Vediamo le soluzioni.

Mutuo cointestato: chi paga dopo la separazione

Quando due coniugi decidono di separarsi, gli effetti sono su entrambe le parti, ma non su eventuali terzi. Tra i terzi che possono essere coinvolti involontariamente vi sono le banche che erogano i prestiti. D’altra parte, un piano di ammortamento dettagliato comporta la solvibilità di uno o entrambi i coniugi e la separazione può creare problemi. Le soluzioni possibili sono però diverse e dipendono non solo dalle parti, ma spesso anche dalla decisione del giudice.

In genere, se ci sono bambini, la proprietà tende a essere tenuta perché vi sono collocati i minori, e nella maggior parte dei casi i minori vivono con la madre.

Quest’ultimo di solito ha anche i mezzi finanziari più bassi, e il marito/padre deve lasciare la casa. Il che aumenta le sue spese poiché deve anche trovare soluzioni abitative alternative, ad esempio attraverso l’affitto.

Leggi anche: Internet casa vacanze: cosa conviene

Recesso dal contratto

Se il coniuge vuole liberarsi della proprietà dell’immobile, può farlo, ma nella maggior parte dei casi dovrà comunque pagare parte della rata del prestito. Questa si detrarrà dalla mensilità del figlio e degli alimenti dell’ex coniuge a seconda dei mezzi.

Questa possibilità è supportata anche dalla giurisprudenza, che ha stabilito l’obbligo dell’ex coniuge di pagare gli alimenti mediante il pagamento rateale dei prestiti in diverse sentenze, come nella sentenza della Corte di Cassazione del 2013. Al riguardo, però, si ricorda che la banca non ha nulla a che vedere con questo accordo, quindi se il coniuge obbligato non paga il prestito rateale può comunque rivalersi nei confronti dell’altra parte che ha stipulato il contratto di prestito congiunto . Questa può essere definita un’acquisizione privilegiata, quindi le banche sono escluse.

Vendita dell’immobile

In caso di separazione con un mutuo in corso è possibile vendere l’immobile. l’immobile viene venduto a terzi, il prestito viene estinto insieme all’importo risultante e il resto viene diviso tra i coniugi. Anche in questo caso la soluzione può variare, in quanto le parti possono decidere di dividere a metà i proventi, oppure negoziare una ripartizione dei proventi in base al loro effettivo contributo all’erogazione del prestito e alla gestione. le spese delle famiglie. Ovviamente, se le parti non dovessero raggiungere un accordo, il giudice costituirà delle quote per dividere l’importo del ricavato della vendita.