26 April 2022

Prestito per liberi professionisti

Per un libero professionista, detentore di partita Iva, è talvolta difficoltoso ottenere un prestito personale. Trattandosi di prestiti di denaro per diversi scopi, con cifre minori e meno garantite spesso risulta imprescindibile essere lavoratori dipendenti. Come possono, dunque, i liberi professionisti come architetti, avvocati o ingegneri, ottenere questo prestito?

Prestito personali per liberi professionisti: come richiederlo

Differentemente dal mutuo, che si riferisce a una somma di denaro piuttosto consistente legata a numerose garanzie, il prestito personale è un finanziamento che concede una somma di denaro nettamente inferiore che può essere utilizzata senza vincoli di sorta. Il prestito personale viene infatti richiesto talvolta anche solo per ottenere liquidità utile per i momenti della vita economica quotidiana.

Questa caratteristiche mettono l’agenzia erogatrice in una posizione vulnerabile, rispetto alla concessione di un mutuo. Per tale ragione, concedere un finanziamento a un libero professionista richiede garanzie maggiori e importanti rispetto a quelle richieste a un lavoratore dipendente.

Chi sono i liberi professionisti

Prima di comprendere come ottenere un prestito se si è un libero professionista, è bene chiarire la definizione stessa di libero professionista.

Con questo termine, infatti, si intendono tutti i soggetti che lavorano in proprio, con partita Iva e con un proprio giro di clienti. Questo comporta che il guadagno del libero professionista sia legato al momentaneo giro di affari e di clienti. Ciò non consente loro di avere un reddito fisso o un’entrata sicura. Questa variabile imprevedibile è il vero problema per l’ottenimento di un finanziamento.

Leggi anche: Prestito personale: cos’è e come si ottiene

Come può un libero professionista ottenere un prestito personale?

Come detto, per un libero professionista ottenere un prestito personale è a tratti impossibile. Negli ultimi tempi, tuttavia, l’Italia ha seguito la scia degli altri paesi europei. Difatti, ad oggi in Italia sono presenti circa 5 milioni di liberi professionisti, ed escluderli si mostra discriminante.

Attualmente, dunque, per un architetto, un avvocato o un freelance il prestito personale non è più un miraggio. Se il richiedente è in grado di portare una documentazione sufficiente e riesce a offrire ottime garanzie, ha buone possibilità di ottenere il capitale.

I documenti richiesti sono:

  • documento di identità e codice fiscale;
  • certificato di residenza e stato di famiglia;
  • un estratto conto recente;
  • un documento di reddito;
  • un’eventuale firma.

Per i liberi professionisti il documento di reddito è il Modello Unico. Questo mostra la cifra dei guadagni annui.

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