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3 Dicembre 2021

Quali sono le tempistiche necessarie per il cambio di fornitore di energia elettrica

La presenza di sempre più numerose compagnie e promozioni estremamente vantaggiose può facilmente indurre i consumatori a optare per un cambio del proprio fornitore di energia elettrica.

Ma quali sono le tempistiche richieste da questa pratica?

I tempi da sostenere per il cambio di fornitore di energia

Affidarsi a un nuovo fornitore di luce è un’operazione che può far tremare un consumatore. L’incertezza che si nasconde dietro i tempi di attesa può far desistere un utente a cambiare il proprio contratto per paura di incorrere in fastidiosi disagi. Come appare evidente, infatti, l’energia elettrica è indispensabile all’interno di ogni abitazione e la sua assenza può rendere le azioni quotidiane indiscutibilmente ostiche.

Tuttavia, dall’avvento del mercato libero tale operazione è divenuta contestualmente gratuita e semplice. Difatti, il passaggio da un fornitore a un altro non richiederà più alcun intervento sul contatore, ma sono un breve periodo di transizione dalla vecchia compagnia a quella nuova.

Informazioni preliminari

Il mercato libero ha portato incredibili vantaggi per il consumatore. Difatti grazie ad esso il cambio di compagnia è divenuta un’operazione totalmente gratuita, priva di penali a proprio carico o vincoli. Il mercato libero consente anche di usufruire di un prezzo bloccato per un periodo di almeno 12 mesi, sino a un massimo di 24, così da non incorrere in aumenti di tariffa e di condizioni.

Non dovendo intervenire in alcun modo nel contatore il passaggio non sarà avvertito dal cliente, l’unico reale cambiamento riguarderà l’impresa alla quale dovrà essere pagato il canone e non il distributore del servizio.

Per dar via a una nuova fornitura di luce è fondamentale essere in possesso di:

  • documento d’identità;
  • codice fiscale; 
  • bolletta del vecchio fornitore;
  • codice POD; 
  • codice IBAN per la domiciliazione bancaria dei pagamenti.

Quanti giorni sono necessari per il passaggio

Nonostante non vi sia alcuna interruzione di servizio, sono comunque necessarie delle tempistiche da rispettare affinché il passaggio venga ultimato. In questo periodo di stallo i consumi saranno fatturati dal vecchio gestore. Quest’ultimo, al termine ufficiale del contratto, invierà una bolletta di conguaglio che simboleggerà la chiusura del rapporto.

In seguito il distributore comunicherà la lettura del contatore al nuovo gestore e la fatturazione partirà in maniera corretta.

Nello specifico nel caso di un cliente domestico sarà necessario un mese dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione. Mentre quando si parla di un cliente non domestico sono necessari 3 mesi all’interno del mercato libero e 1 mese dal Servizio di Maggior Tutela.

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