Quanto consuma un condizionatore
L’estate comincia ormai a farsi sentire e, con lei, la necessità di correre al riparo dal caldo. La soluzione più diffusa è di certo quella che prevede l’uso di un condizionatore, l’elettrodomestico di cui nei mesi estivi proprio non si riesce a fare a meno. Che tu ne sia già provvisto a casa o che stia pensando di acquistarlo, devi porti una domanda fondamentale: quanto consuma un condizionatore? Una volta che sarai consapevole del consumo di energia elettrica che comporta, potrai infatti ridurre l’impatto sulla tua bolletta Luce e Gas dell’elettrodomestico. Ricorda, però, che l’impatto sulla tua spesa sarà diverso a seconda della tariffa da te scelta fra le offerte Luce e Gas.
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Quanto consuma un condizionatore
Per rispondere alla domanda “Quanto consuma un condizionatore?” e per valutare la spesa in bolletta che l’elettrodomestico comporta, bisogna considerare diversi fattori.
- Tipologia del condizionatore (quindi se fisso o portatile).
- Potenza.
- Classe energetica.
- Presenza o assenza di tecnologia inverter. L’inverter è quel dispositivo elettronico, situato all’interno del motore del condizionatore, che permette di modulare la potenza erogata dall’apparecchio in modo automatico in base alla temperatura in ambiente.
- Differenza di temperatura che si vuole ottenere e quella già presente nell’ambiente da rinfrescare.
- Isolamento dell’ambiente in cui il condizionatore si trova.
Tipologie di condizionatori
Come prima cosa, è utile fare chiarezza sui dispositivi per l’aria condizionata. A onor del vero, infatti, il classico elettrodomestico utilizzato per raffreddare un ambiente si chiama climatizzatore. Consente di regolare la temperatura della stanza e di deumidificare l’aria. Questo strumento è spesso però chiamato condizionatore, un dispositivo dal funzionamento semplificato, che si limita a rinfrescare l’aria.
In ogni caso, prima di capire quanto consuma un condizionatore, bisogna essere a conoscenza delle tipologie di condizionatori che esistono in commercio. La differenza sostanziale, infatti, è quella fra condizionatore fisso e condizionatore portatile. Ogni modello ha poi una diversa potenza e una diversa classe energetica.
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Quanto consuma un condizionatore: potenza e classe energetica
Nella scheda tecnica del tuo condizionatore troverai il consumo massimo e quello minimo. Dati riferiti a quando il dispositivo è in modalità di raffreddamento. Si tratta dell’indicazione di un range di potenza: un esempio può essere quello che va da 300 a 1200 W. Per convertirlo nella quantità di energia consumata in kWh ti basterà dividere queste cifre per mille. Facendo la media fra le due cifre, otterrai il dato su quanto consuma un condizionatore. Si tratterà di un dato medio, appunto, perché il consumo reale dipende dai fattori prima elencati.
Quali sono, invece, i consumi sulla base delle classi energetiche? Si tratta ancora una volta di stime, dal momento che la classe energetica non è l’unico fattore che influenza il consumo dell’elettrodomestico. I calcoli sono basati su un tempo di accensione medio apri a 500 ore all’anno e un costo della bolletta di 0,2 €/kWh.
- A++, con un consumo medio annuo di 400-500 kWh: 80 – 120 euro.
- B, con un consumo medio annuo di 891-950 kWh: 178 – 190 euro.
- C, con un consumo medio annuo di 950-1018 kWh: 190 – 204 euro.
Come risparmiare sul consumo di un condizionatore
Dopo aver capito quanto consuma un condizionatore, sappi che seguendo alcuni, semplici, consigli potrai risparmiare sulla spesa della tua bolletta Luce e Gas.
- Migliorare l’isolamento di casa.
- Usare il deumidificatore. Il condizionatore in questa modalità consuma molto meno e garantisce comunque il risultato desiderato, dal momento che tante volte il problema del caldo è dovuto proprio all’umidità.
- Scegliere un condizionatore che abbia un range di potenza adeguato all’ambiente in cui andrà posizionato. Se le dimensioni dell’ambiente sono elevate, un condizionatore con una potenza non sufficiente dovrà infatti lavorare molto per rinfrescare.
- Sfruttare la tecnologia inverter, in modo da tenere il motore acceso al minimo una volta che il dispositivo ha raggiunto la temperatura desiderata.
- Pianificare le accensioni, non costringendo il dispositivo a grossi forzi per raffreddare in fretta l’ambiente.
- Confrontare le offerte Luce e Gas e trovare un gestore più economico, che ti permetta di risparmiare sulla tua bolletta.